
TAROCCHI
TAVAGLIONE TAROT
I Tarocchi di Giorgio Tavaglione rappresentano un vero viaggio visivo. Ogni carta è impreziosita da una cornice dorata e da ornamenti che ricordano l'arte bizantina e medievale, dove l'oro era simbolo di sacralità, eternità e trascendenza. Tavaglione ha creato un sistema che si ispira ai Tarocchi classici, mantenendo la struttura dei 22 Arcani Maggiori e dei 56 Minori, ma infondendo ogni singola carta di simboli astrologici, cabalistici, filosofici e mistici. Non c'è spazio vuoto: ogni centimetro è pensato per essere letto, interpretato, ammirato.
L'atmosfera delle carte è estremamente raffinata. I colori sono intensi ma mai invadenti, quasi a voler lasciare che sia il fondo dorato a dominare la scena, irradiando le figure come se fossero vetrate di una cattedrale. I volti e i gesti dei personaggi sono classici, quasi ieratici, e sembrano incarnare non tanto delle persone vere, ma idee, concetti, verità eterne. Si sente moltissimo il richiamo alla tradizione ermetica e alla sapienza antica, ma tutto è rielaborato attraverso una sensibilità moderna, profonda e appassionata.
Il Stairs of Gold non è un mazzo che si presta facilmente a una lettura "rapida"; richiede attenzione, studio, meditazione. Ogni carta sembra quasi chiederti di fermarti, di osservare, di entrare in dialogo con le sue mille sfumature. In questo senso è davvero più vicino a un'esperienza mistica che non a una semplice consultazione divinatoria.

Ora, cara lettrice esotericamente affamata, se ami l'odore dell'incenso mescolato a quello dello scandalo, ecco a te il Thoth Tarot di quel folle geniale di Aleister Crowley. Qui le cose si fanno strane, dense, lisergiche. Le carte sono ribaltate, distorte, riscritte da qualcuno che ha letto tutta la Qabbalah sotto acido. Il Matto? Sempre lì, ma adesso ha un'aura radioattiva. Il Mago? Un alchimista con la licenza di confondere. La Sacerdotessa sa troppo, e lo mostra pure. L'Imperatrice e l'Imperatore sembrano usciti da un rituale orgiastico in stile Belle Époque. Il Gerofante è il prof di filosofia che hai evitato all'università, ma qui comanda lui. Poi ci sono gli Amanti (molti, tutti insieme), il Carro, e poi Equilibrio — che non è Giustizia, no, è l'algoritmo karmico con i nervi a pezzi. L'Eremita si è perso nel dark web, Fortuna gioca d'azzardo con il tuo destino, e Lussuria... ah, Lussuria... altro che Forza, qui si parla di dominazione cosmica. L'Appeso è ancora lì, ma adesso ci guarda male. Morte fa il suo lavoro, Arte mescola gli elementi come un bartender dell'aldilà, il Diavolo ti offre un contratto, la Torre cade con effetti speciali, la Stella promette troppo, la Luna mente, il Sole acceca, l'Eone giudica e l'Universo... beh, l'Universo ride di te.