TAROCCHI

IL GEROFANTE

Allora, parliamo del Gerofante, che sarebbe il Papa dei Tarocchi di Aleister Crowley. E no, non quel Papa con il cappellone bianco che ti benedice dall'alto del suo balcone dorato. Questo qui è roba seria, roba esoterica, roba che se la racconti a tua zia cattolica ti schiaffeggia con il rosario. Il Gerofante non è quel vecchio severo che sputa dogmi come un distributore automatico di precetti morali. No, signori, qui parliamo di qualcosa di più profondo, qualcosa che, guarda caso, ha a che fare con l'amore.

Ora, quando pensiamo al Gerofante in relazione all'amore, la prima cosa che ci viene in mente è: "Ma che diavolo c'entra?"
Eppure, se scaviamo un po', ci rendiamo conto che questa carta parla di connessione, di trasmissione del sapere, e soprattutto di autorità spirituale. In una relazione amorosa, è la figura che detta le regole, che crea la struttura. Ed ecco la fregatura: vuoi davvero che qualcuno dica a te come amare? No, vero? Eppure, in ogni relazione, c'è sempre qualcuno che sta in piedi e qualcuno che si inginocchia.

Ecco il lato oscuro: il Gerofante non è solo saggezza e guida, ma può anche essere manipolazione, controllo, dogmatismo. Hai mai avuto una relazione dove uno dei due si sentiva l'oracolo di Delfi e l'altro solo un umile discepolo? Dove uno diceva "Io so cosa è giusto per noi" e l'altro si grattava la testa pensando "Cavolo, e io allora che ci sto a fare?"

Ma c'è anche il lato sacro. Il vero amore ha bisogno di una guida, di una struttura. Se due persone si amano senza alcuna direzione, senza un linguaggio comune, senza una filosofia condivisa, allora si trasformano in due mongolfiere senza vento, che vagano a caso nel cielo dell'amore fino a schiantarsi su una montagna di problemi irrisolti. Il Gerofante è la bussola, è l'elemento che ci ricorda che l'amore non è solo istinto, ma anche costruzione.

Quindi, la prossima volta che tiri fuori il mazzo e il Gerofante fa capolino, chiediti: in questa relazione sono il guru o il discepolo? Sto dettando la legge o mi sto inginocchiando? E, soprattutto, chi diavolo ha stabilito queste regole? Perché se le ha dettate l'amore, allora tutto ok. Ma se le ha dettate solo una delle due persone, amico mio, quello non è amore. Quello è un culto.

EROTHOTHGRAFIA

Ok, guarda questa carta. Il Gerofante. Il Papa. Il grande capo spirituale. Ma aspetta, che diavolo ci fa una donna nel triangolo proprio davanti a lui? Non è solo una donna, è un simbolo gigantesco della vagina. Bam. Dritto in faccia. Un triangolo con dentro una sacerdotessa. Il simbolo della vulva, della yoni, della porta sacra. È così palese che persino Freud si prenderebbe una pausa per fumarsi una sigaretta prima di continuare.

Questa non è solo la carta di un vecchio prete con la barba che tiene una chiave. Questo è un trip psichedelico nei misteri dell'unione sessuale. Perché il Gerofante non è solo il tipo che detta le regole, è quello che ti dice: "Ehi, vuoi la verità? Vuoi l'illuminazione? Bene, dovrai passare attraverso questa porta, e questa porta è il sesso."

Guarda come è piazzata quella sacerdotessa. Sta lì, proprio tra le gambe del Papa, in un triangolo che grida fertilità, creazione, energia primordiale. E il vecchio? Sta lì, con il suo scettro che non è solo uno scettro, è un fallo simbolico. Questo è il pene spirituale che si allinea con il principio femminile per creare il sapere esoterico. Non sto parlando di una scopata qualsiasi, qui si tratta di magia sessuale. Di quell'atto in cui il sesso non è solo piacere, è un'operazione alchemica, è la fusione dell'energia maschile e femminile.

E sai cosa? Il triangolo con la sacerdotessa dentro non è lì per caso. È un simbolo universale, lo trovi nei culti antichi, nei templi, nei graffiti sacri. È il concetto di passaggio. Vuoi la saggezza? Vuoi la verità? Devi entrare lì dentro. Deve esserci un'unione. E il Gerofante, con la sua posizione dominante e quel simbolo gigante del fallo in mano, non è altro che il grande maestro che ti dice: "Vedi questa? Questa è la chiave del mistero. E sai dove la devi mettere."

Crowley non stava scherzando. Sapeva che il sesso non era solo un passatempo, era un portale per qualcos'altro. E lo ha piazzato proprio qui, davanti a tutti, in una carta che la gente guarderà e dirà: "Oh, che bel Papa". No, amico. Questo è il segreto della creazione, la rivelazione dell'universo, incartata in una metafora sessuale che ti guarda dritto negli occhi.