TAROCCHI

IL CARRO

Non un taxi, non una carrozza da matrimonio, ma un veicolo cosmico tirato da due sfingi in bianco e nero. Il nostro giovane guerriero non è lì per fare il figo, ma perché ha un compito: tenere insieme due forze che si odiano cordialmente, impulso e controllo, desiderio e razionalità. È come cercare di mettere d'accordo un punk anarchico e un contabile del fisco. E devi pure farli correre nella stessa direzione.

Lui ci riesce senza redini. Capito? Niente briglie, niente frustate. Solo forza di volontà. Come a dire: "Guido con la mente, baby". E in amore? È lo stesso. Non devi manipolare nessuno, non devi implorare attenzioni come un cucciolo abbandonato. Devi sapere cosa vuoi, essere chiarə, e lasciare che sia la tua intenzione a tirare il carro. Se hai bisogno di legare l'altrə per farlo restare, forse non stai guidando il Carro: stai solo parcheggiato in zona rimozione.

E poi ci sono quei simboli cosmici: stelle, lune, roba da far impallidire un oroscoparo di Instagram. Ma qui non si parla di fatalismo da quattro soldi. Si parla di una spinta interiore, di un'ispirazione che ti dice che quello che stai facendo ha un senso. Non è solo carne, è anche spirito. Non è solo letto, è anche destino. Perché se ti metti in viaggio, meglio che tu sappia almeno in quale galassia vuoi finire, no?

Dietro il carro c'è la città. Non è una cartolina. È ciò che ti sei lasciato alle spalle. Le sicurezze, le comodità, magari pure quell'ex che ti preparava il caffè al mattino e ti faceva sentire un semidio, ma ti spegneva l'anima col telecomando. In amore, se vuoi andare avanti, devi mollare gli ormeggi e smettere di vivere nei ricordi tappezzati di comfort e paura.

Il Carro non è per gli indecisi, per quelli che si fanno guidare dai segnali stradali dell'ansia. È per chi ha una meta, per chi è pronto a tenere insieme le sue contraddizioni senza farle esplodere nel salotto buono della relazione. Coraggio, padronanza, chiarezza.
E se sbagli strada? Be', almeno sei tu che stai guidando.

Il Carro è avvolto in un'armatura mistica, come se dicesse: "Io vado avanti, ma col cazzo che mi fai male". In amore, questo significa che non possiamo entrare in una relazione senza proteggere un minimo il cuore. Troppa vulnerabilità e siamo ko. Troppa corazza e finiamo per non sentire più niente. Quindi, che fare? Dobbiamo essere abbastanza aperti per amare e abbastanza svegli da non farci ammazzare sentimentalmente.