TAROCCHI

L'IMPERATORE

L'Imperatore è seduto sul suo trono massiccio, pieno di teste d'ariete come se fosse il direttore creativo di un'azienda di armi da sfondamento. E già questo ti dice tutto: qui non si parla d'amore con le rose e i violini, qui si parla di cemento armato sentimentale. Vuoi una relazione con lui? Preparati a firmare un contratto notarile, due copie e una marca da bollo, perché l'Imperatore non scherza.

Il tizio ha l'armatura sotto la tunica rossa. Sì, proprio quella: non si fida nemmeno dell'amore, ci va bardato come se dovesse affrontare un'invasione barbarica ogni volta che ti dice "ti amo". È disponibile, sì, ma sempre con una mano sulla spada e l'altra sul cuore, rigorosamente blindato. Quindi se speravi in una serata romantica in cui si piange guardando un film francese, scordatelo: ti piazza un PowerPoint sui progetti di coppia a cinque anni.

Il globo e lo scettro? Ah, quelli sono il set del controllo. Oggetti di scena, certo, ma simboli potentissimi: lui non vuole solo amare, vuole costruire un impero di coppia, con fondamenta di granito e finestre antisfondamento. Vuole casa, figli, mutuo, magari pure un cane col pedigree. Romantico? Forse. Ma solo se per te il romanticismo è una tabella Excel con le emozioni in ordine alfabetico.

E lo sfondo? Quelle montagne. Solide, ma pure un po' spietate. Belle, eh, ma se provi a scalarle senza attrezzatura ti ritrovano fossilizzato. È come dire: quest'amore è forte, ma non aspettarti che si pieghi al vento. Vuoi spontaneità? Qui trovi struttura. Vuoi lacrime e passione improvvisa? Lui ti risponde con un regolamento interno e il calendario delle emozioni programmate.

In fondo, l'Imperatore è il tipo che ti ama con la fermezza di una legge costituzionale. Ti vuole bene, davvero, ma con tanto di sigilli ufficiali. Ti protegge, ti sostiene, ti costruisce addosso un fortino d'amore… solo che poi devi anche viverci dentro. E magari ogni tanto ti manca un po' d'aria.

Se fosse un animale, l'Imperatore sarebbe un ariete, l'animale di Marte, il dio della guerra che è tutto carica, impulso, sfondamento. Lui non si ferma a chiedere il permesso, entra a testa bassa e prende ciò che vuole. È il simbolo di un'energia sessuale diretta e brutale che non si perde nei giri di parole. L'energia dell'Imperatore non è quella raffinata della seduzione, non è il richiamo magnetico dell'amante che attira a sé con grazia. No: è il sesso che domina, il desiderio che impone la sua volontà. È il fallo sacro dei culti antichi, quello che non chiede, ordina.