
TAROCCHI
LA LUNA

Ah, la Luna. Non quella che guardi dal finestrino quando sei ubriacə e ti sembra che ti stia seguendo, no. Parlo della carta dei tarocchi, quella che ti guarda con quell'aria un po' storta, come a dire: "Sì, ti sto giudicando… ma solo perché so cose che tu non sai".
C'è questo sentiero in mezzo alla scena, che si snoda come un pensiero alle tre di notte: tortuoso, incerto, e pieno di quella nebbia emotiva che ti fa pensare "lo amo?" e tre secondi dopo "Quellə
stronzə?"
Due torri si ergono come le aspettative che hai messo nella tua ultima relazione Tinder, e in alto una luna piena che non illumina, no. Ti confonde. Ti sussurra robe come "Segui il tuo cuore", mentre ride sotto i baffi perché sa che il tuo cuore ha la logica di un film di David Lynch. Il messaggio? Procedi con cautela. L'amore sotto la Luna non è roba da GPS. È roba da istinto. Da fiuto. Tipo cane da tartufo, ma per drammi emotivi.
E parlando di cani, ecco il duo da paura: il cane e il lupo che ululano insieme. Uno è quella parte di te che hai addestrato a stare zitto durante le cene con i genitori. L'altro è quello che vuole spaccare piatti alle tre di notte perché ha letto un messaggio ambiguo sul telefono del tuo partner. Sono le due metà della psiche che litigano su chi ha il diritto di gestire la tua vita sentimentale.
Poi c'è lui, il crostaceo. Che non è lì per caso, mica un gamberetto del sushi sbucato per sbaglio. No, quello che emerge dall'acqua è roba seria: paure primitive, desideri che non hai nemmeno il coraggio di confessare al tuo diario segreto. Quando il crostaceo fa capolino, significa che qualcosa di profondo e spesso scomodo sta cercando di risalire. Sì, è inquietante. Ma anche liberatorio, se hai il fegato di guardarlo in faccia.
E tutto questo succede in un paesaggio immerso nella penombra, dove ogni cosa sembra un po' vera e un po' sogno, come dopo due gin tonic e una canzone malinconica degli anni '80. In questo buio delicato e ingannevole, l'amore non si capisce. Si sente. È come camminare scalzi su vetro colorato: bello, doloroso, e assolutamente necessario per capire che Cupido è un dio malefico che pretende le ferite.
La Luna, insomma, non è qui per consolarti. Non ti darà risposte facili. Ti prende per mano e ti dice: "Vieni, ti porto dove non vuoi andare, per quella selva oscura che devi attraversare". Perché in amore, a volte, bisogna perdersi per sapere se davvero si vuole restare.

L'amore sotto l'influsso della Luna? È quando sei convinto che lui o lei siano l'anima gemella, anche se ti ha bloccato su tutti i social e l'ultima volta che l'hai vista era con uno che assomiglia a Brad Pitt. È l'amore confuso, quello che ti fa girare in tondo, che ti fa mandare messaggi a mezzanotte con scritto «Mi manchi» per poi pentirtene cinque minuti dopo. È l'illusione, la paura, la paranoia.